"Ogni lancio di agenzia, articolo di giornale o servizio
televisivo che contribuisca a propalare la bufala figurativa di turno non solo
comunica il falso e promuove l'eradicamento del senso critico, ma toglie spazio
a un discorso sulla storia dell'arte che possa educare al patrimonio diffuso,
denunciarne lo stato rovinoso, promuoverne la conoscenza". Così scrive
Tomaso Montanari, fiorentino classe 1971, docente universitario di Storia
dell'arte moderna presso l'Università Federico II Napoli, ne “La madre dei
Caravaggio è sempre incinta”, un pamphlet ironico e pungente sulle bugie
che spesso l'arte, o meglio gli specialisti e presunti tali, riescono di tanto
in tanto a partorire, lasciando circolare a piede libero delle bufale
sensazionali.
Il libro si ispira ad un episodio risalente al 5 luglio 2012,
quando l'Ansa, in esclusiva mondiale batteva una notizia clamorosa: il
ritrovamento di circa 100 disegni del Caravaggio mai venuti alla luce prima.
Questa del Caravaggio è solo l'ultima delle tante leggende metropolitane nel
mondo del'arte. Di esempi se ne potrebbero fare a migliaia per cercare di
sfatare il mito degli intenditori d'arte spesso illegittimi e per chiarire se
davvero i media e l'informazione siano oggi attendibili e quali siano le loro
responsabilità.
Montanari offre nel suo pamphlet una visione critica e brutale sul
mondo dell'arte, su come l'industria delle mostre abbia a che fare
strettamente con i media promuovendo una visione distorta e priva di fondamento
sulla realtà dell'arte. E' molto difficile, spiega Montanari, cercare di non
farsi influenzare da questo lavoro di continuo bombardamento mediatico,
soprattutto perchè tra le vittime, i più colpiti sembrano essere gli esperti
più che i profani. Il consiglio è dunque quello di cercare sempre di filtrare criticamente
le informazioni, educare il lettore alla vera conoscenza dando meno ascolto a
quello che suggerisce la tv e frequentando più da vicino il mondo dell'arte.
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