mercoledì 31 ottobre 2012

Unicredit consegna 6 borse di studio agli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Palermo.




UniCredit ha consegnato ieri, 30 ottobre, sei borse di studio ad allievi dell'Accademia di Belle Arti di Palermo, nel corso di una cerimonia svoltasi a Palazzo Fernandez, sede dell'Accademia. Le borse di studio ''UniCredit'', ciascuna consistente in una Genius Card di 1.000 euro, hanno premiato sei opere originali realizzate da studenti dell'Accademia palermitana e selezionate nello scorso mese di giugno dopo un'apposita procedura di concorso.
Alla cerimonia hanno partecipato per l'Accademia di Belle Arti di Palermo il direttore Luciana Giunta, e per UniCredit il Responsabile dell'Area Commerciale di Palermo Fulvio Andriolo e il responsabile Enti Sicilia Giuseppe Consiglio.
Tre borse di studio sono state assegnate a studenti del Triennio e tre a studenti del Biennio. Per il Triennio i vincitori sono stati Calogero Domenico Canalella per l'opera ''L'infanzia del Generale H'', Gianluca Paterniti Martello (''Elementi naturali nella citta' notturna'') e Katia Scarlata (''Quando gli atteggiamenti diventano forma''). I tre vincitori per il Biennio sono stati invece Giuseppe Caracciolo (''Italo McDermont Baudelaire Canada, 1781''), Sergio D'Amore (''Europa Zero a costo Zero, monetizzazione unica: studio per moneta'') e Filippo Gurrera (''La famiglia Zanfretta''). ''L'Accademia di Belle Arti di Palermo - sottolinea Fulvio Andriolo - con i suoi 1.300 studenti e 80 docenti e' nel nostro territorio una istituzione di livello universitario certamente importante e per essa UniCredit svolge da tempo il servizio di cassa. Abbiamo voluto quindi premiare oggi questi ragazzi con una nostra Genius Card, una carta multiservizi dotata di diverse funzionalita' bancarie, perche' intendiamo scommettere sul futuro dei giovani e sull'importanza della cultura e dell'arte nella nostra societa' e nella nostra economia''.

Fonte: ASCA

Ritrovate in un casolare 12 opere trafugate nella chiesa San Nicola di Trapani.




Recuperate 12 delle 15 opere d'arte trafugate nella chiesa di San Nicola, a Trapani. L'operazione è stata condotta dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Palermo e del comando provinciale di Trapani. Si tratta del più importante furto di opere chiesastiche fatto in Sicilia negli ultimi dieci anni. Il ritrovamento è avvenuto in un casolare abbandonato alla periferia di Trapani, dove erano state nascoste. Le indagini erano partite subito dopo la denuncia del furto, avvenuta agli inizi di ottobre. Tutte le opere erano state catalogate dalla locale soprintendenza, e il reperimento delle riproduzioni fotografiche ha agevolato i militari nelle loro attività investigative. Tra le opere recuperate vi sono tre dipinti olio su tela del XVII secolo, due del XVIII secolo, raffiguranti madonne e santi; sei statue lignee di angeli e un gruppo scultoreo ligneo raffigurante il battesimo di Cristo, risalenti al XIX secolo.
I carabinieri si dicono fiduciosi sulla possibilità di recuperare le altre tre tele che mancano all'appello: due dipinti olio su tela del Seicento, la Madonna del Rosario e San Castrenze, nonché una statua lignea dell'Immacolata, risalente al XIX secolo.

Altri 4 musei italiani sono visitabili online grazie a Google Art Project.




Art Project, il  progetto di Google in collaborazione con alcuni dei piu' rinomati musei d'arte del mondo, giunge alla terza edizione e si arricchisce oggi di 29 nuovi partner provenienti da 14 diversi Paesi.
Tra i grandi protagonisti di questa integrazione, che porta a quota 35mila il numero complessivo di opere d'arte ammirabili da chiunque in rete in alta risoluzione, spiccano quattro eccellenze tutte italiane: il Museo Poldi Pezzoli (Milano), iMusei Senesi (Siena), i Musei di Strada Nuova (Genova) e il Museo di Palazzo Vecchio (Firenze).
Cresce cosi' il contributo dell'Italia alla diffusione e alla promozione dell'arte e della cultura online: i quattro musei si aggiungono infatti alla Galleria degli Uffizi (Firenze) e ai Musei Capitolini (Roma), partner di Google Art Project rispettivamente dal febbraio 2011 e dall'aprile 2012.
L'ingresso dei quattro musei italiani in Google Art Project fa parte di un'estensione internazionale del progetto, che oggi conta ben 180 collaborazioni in 40 Paesi; tra le novita' si contano realta' come il Museo d'Arte Moderna di Istanbul, la Art Gallery of South Australia, il Museo Larco di Arte Precolombiana(Peru'), il National Ballet of Canada e moltissime altre, ora visitabili ed esplorabili da tutti liberamente via Internet.
Con questa terza edizione, Google ha integrato la piattaforma Art Project con due nuove funzioni, utili a rendere l'esperienza degli utenti ancora piu' intensa e interattiva:
- "Confronta", che consente di esaminare due opere d'arte in parallelo. La funzione rende possibili approfondimenti didattici, permettendo di analizzare, per esempio, l'evoluzione tecnica di uno stesso artista nel tempo, contaminazioni artistiche tra culture differenti oppure, ancora, due dettagli di una stessa opera.
- l'applicazione "Hangout", che consente di creare una visita virtuale personalizzata, scegliendo le proprie opere d'arte preferite tra tutte quelle presenti sulla piattaforma. Grazie all'integrazione con Google+, dove la pagina di Art Project conta piu' di 2 milioni di iscritti, l'utente puo' invitare le proprie cerchie di amici a prendere parte al tour e avviare cosi' una discussione sul percorso artistico ideato.

martedì 30 ottobre 2012

Gli oltre 5 milioni di turisti mettono a rischio la Sistina e i suoi capolavori.




Oltre 5 milioni di visitatori ogni anno mettono a rischio gli affreschi sulla volta e il Giudizio universale di Michelangelo. E naturalmente anche gli altri capolavori.
 "Se non si interviene subito con l'installazione di un nuovo impianto di climatizzazione - avverte il direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, in un’intervista a “La Repubblica” - il rallentamento forzato delle visite sarà la strada obbligata per preservare l'ingente patrimonio artistico".
Fu papa Giulio II a inaugurare gli affreschi della Volta col solenne rito dei Vespri della vigilia della festa di Ognissanti, il 31 ottobre 1512. E domani sera Benedetto XVI ripeterà quel rito per festeggiare i cinque secoli della Sistina. La giornata di grande festa liturgico-artistica, non farà però dimenticare ai responsabili della Cappella il problema. "A lungo andare la massiccia presenza di visitatori potrebbe provocare danni a causa di polveri, pressione antropica, anidride carbonica, temperature eccessive, sbalzi climatici, elementi nocivi che ogni visitatore porta con sé e che minano il microclima della Cappella", spiega Paolucci.
Cosa fare quindi? "Per evitare di limitare l'accesso con numero chiuso e contingentamento" le autorità vaticane, informa Paolucci, hanno incaricato una ditta specializzata in impiantistica ambientale, la Carrier, di progettare un sistema di climatizzazione per mettere al riparo gli affreschi. Perché a non dare più sufficienti garanzie sono gli impianti attuali, installati vent'anni fa al termine dei restauri diretti da Gianluigi Colalucci.
I nuovi impianti, secondo Paolucci, "dovranno essere installati entro il prossimo anno, altrimenti occorrerà pensare a soluzioni drastiche che limiterebbero l'accesso, una soluzione complicata e forse difficile da realizzare per un sito come la Sistina che, oltre a essere un tesoro d'arte di prima grandezza, è anche luogo di culto e di celebrazioni presiedute dal Papa, e sede del Conclave per l'elezione del nuovo pontefice". Tre, comunque, saranno gli obiettivi che si dovranno raggiungere: abbattere le polveri, ricambiare costantemente l'aria e stabilizzare la temperatura.
Quindi al momento, niente numero chiuso per i visitatori della cappella Sistina. Quanto meno nel breve medio periodo. Lo precisa – smentendo le ultime ipotesi della stampa - il direttore dei Musei vaticani Antonio Paolucci in un intervento sull''Osservatore romano'.

venerdì 26 ottobre 2012

"Alléstiti": concorso per architetti, designer e creativi.





L’Associazione Culturale Koinè presenta la prima edizione di ALLÉSTITI - Concorso di idee che si rivolge ad architetti, designer, creativi, artisti, professionisti e studenti che vogliono cimentarsi con la progettazione di un allestimento espositivo destinato a un’ azienda vinicola del territorio. 
La partecipazione al concorso è totalmente gratuita. Il bando è scaricabile dal sito www.allestiticoncorso.it.
I partecipanti dovranno fare pervenire a mezzo posta tutto il materiale richiesto dal bando al seguente indirizzo: Studio DUEQUADRO Corso VI Aprile 102, 91011 Alcamo (TP) entro e non oltre il 23 Novembre 2012 contenuto in un plico sigillato sul quale, oltre l’indirizzo del destinatario, dovrà essere indicata la seguente dicitura: ALLÉSTITI - CONCORSO DI IDEE. 
Saranno predisposti due premi in denaro, uno per categoria, più eventuali menzioni per i progetti di particolare interesse. I partecipanti avranno la possibilità di collaborare con l’azienda patrocinante CG eventi s.r.l. per futuri incarichi sia in Italia che all’estero. La giuria esaminatrice sarà composta da esperti del settore e docenti universitari, i quali selezioneranno i progetti finalisti che saranno esposti durante l’evento finale che si svolgerà nei giorni 14, 15 e 16 dicembre presso gli spazi esterni dell’Ex Collegio dei Gesuiti, ad Alcamo, con workshop e seminari collaterali. 
ALLÉSTITI - Concorso di idee è un progetto dello studio DUEQUADRO e di CG Eventi s.r.l, patrocinato dalla Facoltà di Architettura dell’Università degli studi di Palermo, dall’Ordine degli Architetti di Trapani, dal Comune di Alcamo e da Confindustria, che promuove la creatività e crea nuove sinergie e collaborazioni.
Info: Segreteria organizzativa Studio DUEQUADRO - tel. + 39 0924 202421 - email info@duequadro.com

L’imbrattatore di Picasso avrà la sua mostra.




Rovinò un prezioso Picasso al Menil di Houston proprio quest’anno. Il suo nome è Uriel Landeros e ora James Perez, il proprietario di un piccolo spazio d’arte nella città americana, vuole dedicargli una mostra. Secondo Perez, il suo non fu un atto di vandalismo, ma un messaggio di promozione alla rivoluzione e al cambiamento. Perez si è definito un fan dei dipinti di Landeros e per questo ha deciso di ospitare una sua mostra contenente 12 dipinti. Ovviamente “l’artista” non sarà presente visto che è in fuga dopo il gesto compiuto e le accuse avanzategli.

giovedì 25 ottobre 2012

Trekking culturale urbano alla scoperta della Palermo arabo-normanna.




Legambiente Sicilia propone, sabato 27 ottobre, un itinerario a piedi con visite guidate per riscoprire la Palermo arabo normanna: si parte alle 9 dai giardini della Zisa per proseguire poi per la Chiesa Santa Maria Maddalena, San Giovanni degli Eremiti, Palazzo Reale e la Cappella Palatina.
Dopo una sosta al Giardino pensile di Palazzo Reale, si visiterà la Cattedrale e in chiusura la Chiesa di San Cataldo. 
L'itinerario, promosso da Legambiente Sicilia con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Città di Palermo, è realizzato in collaborazione con l'Assessorato regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, la Legione dei Carabinieri Sicilia, la Fondazione Federico II, i Cavalieri del Santo Sepolcro e gli Amici dei Musei siciliani.
La partecipazione è gratuita.
Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia commenta così questa prima edizione siciliana: "Il trekking culturale urbano è un'idea, un modello di fruizione diverso, che ha lo scopo di far apprezzare con calma e con gusto il nostro straordinario patrimonio culturale. Abbiamo scelto i siti arabo-normanni per rilanciare la candidatura della città come Patrimonio dell'Umanità, dando un'opportunità per conoscere uno dei tratti storici e architettonici inediti e unici della nostra città. Sarà questa una proposta di visita che riproporremo periodicamente".
Per informazioni: Legambiente Sicilia tel. 091 301663

martedì 23 ottobre 2012

Salvatore Fiume in mostra al 'Pirellone' di Milano.



Cinquanta opere di Salvatore Fiume realizzate tra gli anni Quaranta e gli anni Novanta saranno esposte a Milano Palazzo Pirelli da mercoledi' prossimo, 24 ottobre, al 23 dicembre. Si tratta di 25 dipinti, 15 disegni, 5 sculture e 5 ceramiche che potranno essere viste gratuitamente dal lunedi' al venerdi', dalle ore 15 alle 19.
"Questa mostra - ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, presentando l'esposizione 'Le identita' di Salvatore Fiume' insieme ai curatori Elena Pontiggia e Alan Jones, alla presenza dei figli dell'artista Luciano e Laura - rappresenta una grande occasione e sono sicuro che avra' una risposta e un gradimento notevoli".
Formigoni ha anche voluto ringraziare Laura e Luciano Fiume per la donazione di 10 opere da parte della Fondazione Fiume a Regione Lombardia. Elena Pontiggia ha sottolineato la dimensione di "metafisica vitalistica" di Fiume, mentre Alan Jones ha ricordato come l'artista non sia ascrivibile a nessuna corrente, ma sia stato "un grande ricercatore".

Fonte: Adnkronos

lunedì 22 ottobre 2012

Va l'arte dal milione in su.




Si sono appena chiuse le due settimane ricche di arte contemporanea a Londra e ora la scena si sposta a Parigi con la Fiac dal 18 al 21 ottobre. Da un primo bilancio di Frieze, Frieze Masters e PAD, l'impressione è che domini la fascia alta di prezzo con nomi famosi e grandi opere. I collezionisti cercano di meticciare al Contemporaneo, il Moderno, il design e l'antico: cambia il profilo delle raccolte in dialogo con i diversi periodi e modi dell'arte. Il mercato sembra tenere con un'offerta che si allarga a macchia d'olio. E nelle Post-war and Contemporary Evening sales delle tre case d'asta Christie's, Sotheby's e Phillips de Pury – 156 lotti offerti – il flusso degli scambi premia principalmente l'arte riconosciuta, con un significativo successo delle Italian Sale.
«Si cela dietro i numeri un mercato piuttosto unilaterale, dove solo una manciata di artisti continua a rappresentare una parte sproporzionata del mercato globale», commentano gli analisti di ArtTactic. Uno di questi è Gerhard Richter che con «Abstraktes Bild(809-4)» (1994), tela appartenuta a Eric Clapton, ha stabilito da Sotheby's il 12 ottobre un nuovo record per un artista vivente con 19 milioni di sterline (escluse le commissioni) dalla stima tra 9-12 milioni. «Ha così rappresentato una quota del 27,8% del totale delle aste (68.527.000 £) e del 50% dell'incanto di Sotheby's», precisano da ArtTactic. Nella top ten Richter è in compagnia, in ordine, di Klein, Kippenberger, Basquiat, Barcelo e Calder. Nomi già entrati nella storia dell'arte degli ultimi decenni. Il fatturato totale è maggiore del 20% rispetto a ottobre 2011 con un prezzo d'asta medio di 585.701 sterline (+12%). I primi dieci lotti hanno fatturato il 55% del totale: evidentemente stime un po' aggressive hanno selezionato l'offerta verso l'alto.
Le Italian Sale hanno premiato Piero Manzoni (1933-1963), conteso in entrambe le aste di Christie's e Sotheby's: un «Achrome» del 1959 è stato aggiudicato a 4.017.250 milioni di sterline (con buyer premium) a un compratore americano. La percentuale di venduto è stata ottima: del 96% per valore da Christie's e dell'81,6% da Sotheby's. In cima ai risultati Fontana in ogni forma e colore, record per Pistoletto e Arnaldo Pomodoro, successo per l'Arte Povera.

Fonte: Il Sole 24ORE – di Marilena Pirrelli

domenica 21 ottobre 2012

Scandali siciliani.




L’Italia è tra i Paesi che presentano il maggior numero di siti dichiarati patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. La lista di questi luoghi protenderebbe ad aumentare se consideriamo le nuove candidature: pensiamo alle Ville Medicee in Toscanao all’Etna in Sicilia.
Proprio la terra di Trinacria, da sola, annovera ben cinque siti UNESCO. Sono stati infatti insigniti del riconoscimento internazionale la Valle dei Templi, le isole Eolie, i mosaici di Piazza Armerina, la Val di Noto e i siti Siracusa-Ortigia-Pantalica.
Eppure, nonostante queste autorevoli onorificenze che elevano sì il territorio e la sua storia, ma lo investono anche di un’importante responsabilità nei confronti della società internazionale, la gestione di tali patrimoni non sembra essere all’altezza del loro grande valore.
A dimostrarlo il fatto che ben due miliardi di fondi europei destinati agli attrattori culturali siciliani sono andati persi, a causa di piani di gestione inesistenti per il quinquennio 2007-2013.
L’allarme è stato lanciato da Salvo Baio, presidente del Consorzio universitario Archimede, che sulle pagine del quotidiano “La Sicilia” denuncia: “Anche altri fondi europei sono andati perduti: in particolare quelli che annualmente mette a disposizione per i siti Unesco il ministero dei Beni culturali e quelli previsti dai programmi operativi del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Porfesr)”.
Ad aggravare la questione è dunque il fatto che lo Stato finanzia annualmente gli studi tecnici necessari per la predisposizione di questi piani di gestione, senza i quali l’Unione Europea non rilascia i fondi. Il risultato è l’ennesima inutile perdita di denaro pubblico, che va ad aggiungersi al mancato sostegno economico da parte di Bruxelles e alla disastrosa manutenzione del nostro patrimonio culturale, il quale versa in molti casi in condizioni inaccettabili. In tale stato i nostri tesori archeologici, artistici e architettonici perdono di attrattiva per i turisti provocando al nostro Paese un ulteriore significativo impoverimento, non solo culturale, ma anche economico.
Questo circolo vizioso non riguarda solo i beni UNESCO, ma si estende purtroppo anche ad altri ambiti: è di pochi giorni fa l’avvio di un’inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Palermo relativa alla gestione economica del circuito del Mito. Secondo quanto riportato da “Live Sicilia” è da chiarire l’impiego da parte dell’assessorato regionale al turismo di ben otto milioni di fondi europei destinati alla manifestazione, dall’edizione del 2010 ad oggi. La procedura prevede infatti che la direzione artistica del Mito ha la riserba di selezionare gli spettacoli da inserire nel programma; una volta individuato il cartellone, questo viene comunicato alla Regione che si occupa di provvedere a servizi e attività a sostegno della rassegna. La Corte dei Conti ha infine l’ultima parola nell’approvazione dell’organizzazione; gli inquirenti devono ora rilevare in quale di queste fasi c’è la falla del sistema che non fa tornare i conti.
Depone a sfavore delle istituzioni siciliane anche l’appello lanciato da artisti e lavoratori dello spettacolo locali, ulteriore nota di demerito che dimostra la scarsa attenzione della classe politica nei confronti della cultura. Nel loro monito si legge: “Clamorosi sono stati (e sono) i ritardi nella gestione (dissennata) dei finanziamenti Europei (POR) destinati alle iniziative culturali nell’isola, tanto nei pagamenti (fermi al 2010), quanto nelle modalità di gestione, la mancanza di regole chiare, paletti-guida precisi, tempi certi, si sono trasformate così per le aziende culturali in un boomerang economicamente drammatico, che sta mettendo a rischio un intero settore. La cabina di regia regionale per la gestione dei fondi Europei si è rivelata un disastro. Le manifestazioni chiudono. Gli organizzatori scappano dall’Isola. Gli artisti emigrano”.
Questa mala gestione rischia di affossare lo splendore di questa terra dove la cultura si respira in ogni angolo, in ogni architettura, e in ciascun luogo ma, a quanto sembra, non certo nelle sale del Palazzo dei Normanni.

Fonte: Tafter - di Roberta Pisa

sabato 20 ottobre 2012

Linguaglossa, arte moderna e contemporanea in ex casa del fascio.




L'ex casa del Fascio di Linguaglossa (Catania) diventerà un centro espositivo di arte contemporanea e di opere di Francesco Messina, uno dei maggiori scultori figurativi del Novecento. Lo ha annunciato l'assessore regionale ai Beni culturali, Amleto Trigilio, che ha inserito l'iniziativa nell'ambito di un progetto per la creazione di un «museo diffuso» in Sicilia.  L'ex casa del Fascio, chiusa da molti anni, sarà riaperta il 23 ottobre per diventare centro espositivo nel quale saranno ospitate molte opere di Messina, originario di Linguaglossa e autore tra l'altro del cavallo morente diventato simbolo della Rai. La struttura ospiterà anche opere di vari esponenti del movimento di arte contemporanea di Acireale e Catania degli anni Ottanta.

Fonte: Giornale di Sicilia

venerdì 19 ottobre 2012

Verso un’Europa senza cultura.




Tagli ai budget dei musei, produzioni teatrali ridotte, Ministeri della Cultura chiusi, e musicisti costretti a sostituire il palco per tour in crociere di lusso solo per poter mantenere la rendita: la crisi finanziaria europea ha messo il continente nel suo peggiore periodo dopo la Seconda Guerra Mondiale, con la disoccupazione che sta raggiungendo il record dalla creazione della zona euro. Ma mentre i sindacati cercano di mantenere i benefici sociali e i governi cercano di trovare un modo per sostenere le industrie, le arti diventano una delle più grandi vittime della politica di austerità che domina il continente a fronte di debiti colossali.
Storicamente, la cultura europea ha sempre avuto il suo sostegno economico da individui e istituzioni che riconoscevano l’arte come un mezzo per dimostrare il loro potere e importanza. Ora però è arrivato il momento in cui lo Stato deve trasmettere un messaggio chiaro: la cultura deve essere autosufficiente e non dipendere più dalle risorse pubbliche. Il problema è che non tutti sono d’accordo e avvertono che non solo la cultura fa parte del sistema di formazione di base della società europea, ma è anche il patrimonio storico del continente, e quindi non solo una merce.
Il caso più drammatico è quello del Portogallo. Per accedere a un piano di salvataggio del FMI e dell’UE, Lisbona ha accettato un rigoroso programma di austerità. Gli stipendi sono stati ridotti, alcuni giorni festivi sono stati aboliti, ma nel caso delle arti, il taglio è stato ancora più espressivo, quando il governo ha deciso nel 2011 di porre fine al Ministero della Cultura, ora trasformato in un semplice segretariato di Stato. Davanti questa decisione, il governo portoghese prevede di risparmiare 2,6 miliardi con la riduzione di un terzo del numero dei direttori dei dipartimenti all’interno dello Stato. La mossa ha fatto però emergere un vero e proprio tumulto dentro e fuori dal paese davanti alla scelta fatta di sacrificare la cultura. L’ultimo Ministro della Cultura di Portogallo, Gabriela Canavilhas, ha dichiarato che la misura era un segno chiaro che Lisbona “non vede più la cultura come uno dei suoi pilastri.”
La situazione è critica anche a Madrid. Costretto a rivedere i conti dello Stato e richiedere aiuto, il governo spagnolo di Mariano Rajoy ha già annunciato che per il 2013 il Prado, il Reina Sofia e il Thyssen-Bornemisza soffriranno tagli di oltre il 30%. In totale, il governo ridurrà la sua assistenza ai musei in 17 milioni di euro, anche se negli ultimi quattro anni il governo spagnolo ha già ridotto il suo sostegno per la cultura del 70%. Per giustificare tale taglio, il ministro delle Finanze, Cristóbal Montoro, ha classificato il settore come “area d’intrattenimento”, lasciando la classe artistica furiosa, accusandolo di non sapere distinguere tra la cultura e l’hobby. Le biblioteche spagnole avranno una riduzione del 62%. Nel bilancio per il 2013 e l’ordine è quello di vietare gli acquisti di libri per tutto l’anno. Nel cinema spagnolo, le risorse all’Istituto d’Arte Cinematografica e dell’Audiovisivo sono calate dai 106 milioni di euro all’anno nel 2010 ai 68 milioni di euro quest’anno, colpendo così i festival tradizionali come quello di San Sebastián.
I tagli hanno anche colpito la cultura in Grecia, un paese che nel 2013 avrà il suo sesto anno consecutivo di contrazione economica e oggi sopravvive grazie alle risorse del FMI e dell’UE. In un solo anno, il Ministero della Cultura greco ha avuto il suo budget ridotto della metà. Oltre a incidere decine di gruppi artistici, il taglio mette anche a rischio la conservazione dei siti archeologici del paese, una vera miniera d’oro per il turismo. Purtroppo, alcuni dei principali templi del paese sono sul punto di crollare.
Anche in Italia, uno dei pilastri della culturale occidentale, il settore è stato gravemente ferito. Il Teatro alla Scala di Milano, per esempio, ha ben 7 milioni di debito. I funzionari del gruppo di danza, cori e orchestra del teatro hanno accettato due mesi fa un piano per ridurre i loro stipendi del 10%, a condizione che nessuno sarà licenziato. I tagli permetteranno la riduzione del debito a 4,5 milioni alla fine dell’esercizio. Per anni, l’aiuto dello Stato ha garantito le operazioni del teatro ma ora il governo ha dovuto ridurre gli incentivi, mettendo in pericolo però la produzione artistica del teatro, sia in termini di qualità, sia di quantità.
Ma i tagli drastici nel settore artistico non sono presenti solo nei paesi in cui c’è un grave problema di debito. Nel caso dei Paesi Bassi, il governo ha annunciato un taglio di 265 milioni di dollari il bilancio per la cultura, una riduzione del 25% nel 2013. In Germania, i canali di TV e le stazioni di radio più importanti saranno costretti a ridurre le spese di 166 milioni di euro. Nel Regno Unito, la cultura ha affrontato tagli alle sovvenzioni dell’Arts Council England e al finanziamento delle autorità locali. Andrew Lloyd-Webber, compositore inglese e impresario del teatro musicale, ha recentemente avvertito il governo che il loro “grande potenziale creativo è stato colpito senza alcuna strategia di finanziamento chiara per il futuro a lungo termine”. Nell’ultimo anno, più della metà dei musei nel Regno Unito ha avuto i loro budget tagliati, con circa un quarto chiudendo tutti o parte dei loro siti al pubblico.
Chiaramente, le arti sono ormai percepite dai governi come un “passatempo”, ma chiunque sia seriamente interessato riequilibrare l’economia europea dovrebbe occuparsi invece della cultura. Piuttosto che tagliare i budget, un vero e proprio bilancio per la crescita dovrebbe essere costruito sulla base di ciò che c’è e che può essere ancora più maturato.
Sicuramente giustificare la spesa per la cultura è piuttosto difficile in un momento in cui mancano posti di lavoro e fondi per i servizi pubblici di base, dalla sanità all’istruzione. Conseguentemente, le organizzazioni culturali europee cercano di adattarsi, concentrandosi più sulla generazione di reddito attraverso servizi terziari e sulla raccolta fondi, ma purtroppo siamo arrivati ad un punto in cui ogni euro tagliato è una grave perdita. I governi europei devono capire però che, rispetto ad altri settori, le somme degli investimenti culturali sono infinitamente piccole, eppure sono quelle che possono portare rendimenti incomparabili, sia in capitale, sia in ricchezza intellettuale.

Fonte: Tafter - di Julia Ferreira de Abreu 

L'Unesco sull'orlo di un collasso finanziario dopo il taglio dei fondi Usa.




Solo pochi giorni fa alcuni delegati Unesco hanno visitato, a un anno dall'alluvione, il territorio delle Cinque Terre per verificare lo status di uno dei tanti luoghi, sono 47 all'oggi nel nostro Paese, che sono annoverati tra i patrimoni dell'Umanità. Ma ci saranno ancora in futuro queste tutele? Chi salverà d'ora in poi i patrimoni salvaguardati se anche l'Unesco risente della crisi? A peggiorare i conti dell'Unesco, non sono stati però investimenti sciagurati, leggerezze contabili o spese pazze ai danni delle bellezze del mondo, (all'italica maniera) bensì il mancato versamento della quota annuale degli Stati Uniti. Il Paese ha deciso nel 2011 di bloccare il finanziamento (che rappresenta il 22% del budget totale dell'organizzazione), dopo che la Palestina è stata accettata come Stato membro a pieno titolo dell'agenzia Onu.
A denunciare la grave situazione Irina Bokova, la direttrice generale in una intervista al quotidiano Le Monde. Il buco di 116 milioni di euro registrato a inizio anno, a causa del mancato contributo americano, ha costretto l'organizzazione a cancellare diverse iniziative, tra le quali un programma di educazione globale sul tema dell'Olocausto e uno sullo Tsunami, e a congelare 336 assunzioni (15% della forza lavoro). Bokova, spera in un ravvedimento degli Stati Uniti entro il 2013, altrimenti, come prevede il regolamento, il Paese americano non avrà più diritto di voto per non aver pagato la quota.

Fonte: Il Sole 24 ORE

L'italiana Christov è il personaggio più influente del mondo dell’arte contemporanea.




E' l'italiana Carolyn Christov-Bakargiev la personalita' piu' potente del mondo dell'arte contemporanea: appena nominata direttrice artistica del Museo di Rivoli, la Christov-Bakargiev svetta infatti in cima alla lista annuale Power 100 di ArtReview, la classifica stilata ogni anno dalla prestigiosa rivista. Classe 1957, nata negli Stati Uniti da madre piemontese e padre bulgaro, una laurea alla Normale di Pisa, Carolyn Christov-Bakargiev e' notissima nel mondo dell'arte per Documenta, una delle mostre d'arte contemporanea piu' importanti del mondo, che si tiene ogni cinque anni a Kassel, in Germania. Nella classifica prende il posto che, nel passato, e' andato a nomi del calibro di Ai WeiWei, Damien Hirst o Larry Gagosian.
Mark Rappolt, direttore di ArtReview, ha elogiato la Christov-Bakargiev per la "dimensione mondiale e la grande ambizione" di Documenta. Rappolt ha spiegato la decisione di premiare un nome non notissimo al grande pubblico, tra l'altro la prima donna da 11 anni a finire in testa a questa classifica, affermando che il riconoscimento spetta a "chi ha influenza su cio' che altre persone stanno producendo".

Fonte: AGI

giovedì 18 ottobre 2012

Hirst e le farfalle sacrificate all'arte.




Centinaia di ali battevano nelle due stanze senza finestre della Tate Modern di Londra, la galleria dove l’artista Damien Hirst esponeva il lavoro di cui erano protagoniste le farfalle. Migliaia di lepidotteri hanno mangiato, volato e vissuto dentro l’opera "In and Out of Love". E migliaia di loro – 9mila per la precisione – sono morti. Ancora le farfalle. Ancora lui. Ancora le associazioni per la protezione degli animali, che s’infuriano e denunciano.
La mostra di Hirst alla Tate Modern, chiusa il 9 settembre, è stata la più grande retrospettiva dell’artista tenuta in suolo britannico, con opere famose in tutto il mondo, come il teschio ricoperto da 8.500 diamanti. Un successo straordinario, quasi 3mila visitatori al giorno, una delle esibizioni più popolari che la galleria inglese abbia mai tenuto. Peccato che i dati forniti dalla Tate abbiano rivelato che nel corso delle 23 settimane di durata, 9mila farfalle hanno perso la vita. Ogni settimana circa 400 farfalle venivano a rimpiazzare quelle perite nella precedente, molte calpestate o ferite a morte mentre i visitatori se le scrollavano di dosso. Appartenevano a due specie tropicali, che nella natura vivono fino a nove mesi, mentre nell’esibizione sono durate pochi giorni, e a volte solo poche ore. La Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (RSPCA), la più grande organizzazione per la protezioni di animali del Regno Unito, è insorta: «Ci sarebbe una rivolta popolare se la mostra coinvolgesse altri animali, come i cani. Solo perché sono farfalle, non significa che non meritino di essere trattate con gentilezza», ha dichiarato un portavoce dell’RSPCA al Telegraph. La galleria si è difesa dicendo che le farfalle hanno vissuto lì la fase conclusiva del loro ciclo vitale, in uno spazio le cui condizioni erano adatte a loro.

Fonte: Corriere della Sera



Il Teatro greco di Siracusa trasformato in pista per auto.




«Uno sfregio insopportabile per un monumento eccezionale: Il palco di pietra del Teatro greco di Siracusa diventato pista automobilistica!». È furiosa Flavia Zisa, archeologa e docente dell'Università Kore di Enna, mentreGiuseppe Patti, ambientalista dei Verdi dichiara: «Quello che è accaduto a Siracusa ha dell'incredibile: nel teatro più celebre del mondo, simbolo stesso dell'arte antica, circolano le auto. Un fatto addirittura autorizzato dall'ente di tutela, la Soprintendenza».
L'avvenimento del 12 ottobre era stato pubblicizzato dagli organizzatori del programma: «I partecipanti alla Targa Florio avranno per l'occasione la possibilità di arrivare con l'auto ai piedi delle rovine dopo aver attraversato il parco Neapolis» Quindi puntuali, come purtroppo è accaduto in tante altre città (vedi Roma dove al Circo Massimo sono state parcheggiate automobili e anche barche per foto pubblicitarie), le auto in gara a Siracusa, dopo aver sfrecciato per le vie di Ortigia, la vecchia strada del Lungomare di Levante devastata di recente da orribili colate di asfalto, hanno sfilato «per la prima volta» nell'antico Teatro. Dopo la mobilitazione dell'archeologa e dei Verdi locali, molti gli appelli di intellettuali, cittadini e comitati spontanei anche dall'estero: chiedono le dimissioni dei responsabili che hanno concesso l'autorizzazione «all'indecoroso e umiliante spettacolo». Avviata anche la raccolta di firme a difesa dell'eccezionale delicatezza del monumento compromesso da avvenimenti devastanti che rischiano di coinvolgere altri siti archeologici dell'isola. Durante la manifestazione automobilistica il teatro è stato chiuso al pubblico. Molte le proteste dei turisti, soprattutto stranieri, che avevano già pagato il biglietto.

Fonte: IL GIORNALE DELL’ARTE

Gli Etruschi a Palermo. Il Museo Casuccini.




Circa 200 reperti della collezione Bonci-Casuccini, una delle piu' importanti raccolte di materiali etruschi esistenti in Italia, saranno in mostra all'Albergo delle Povere di Palermo.
L'esposizione "Gli Etruschi a Palermo. Il Museo Casuccini" è stata inaugurata mercoledì 17 ottobre nella sala dell'ex Refettorio, ed e' direttamente promossa dall'assessorato regionale dei Beni Culturali e dell'Identita' siciliana.
La mostra offre l'opportunita' di ammirare per la prima volta ricomposta la collezione, mettendo finalmente insieme i reperti lapidei, le terrecotte, i bronzi, le ceramiche, gli avori, in una visione unitaria che mancava nel precedente allestimento museale.
La collezione Bonci-Casuccini, i cui reperti provengono dall'area archeologica di Chiusi, fu acquistata nel 1865 dal Regio Museo di Palermo, oggi museo archeologico "Antonino Salinas".
L'allestimento attuale costituisce, dunque, una sorta di "anteprima" della nuova presentazione al pubblico della collezione etrusca, prima della sua collocazione definitiva all'interno del nuovo museo Salinas, non appena sara' terminato il restauro nei primi mesi del prossimo anno.
La mostra resterà aperta all'Albergo delle Povere di Palermo (corso Calatafimi, 217) fino al 6 gennaio del 2013, con ingresso gratuito.
Orari: 9-13; 15-19, chiuso domenica e festivi.
Informazioni:
Reale Albergo dei Poveri
Corso Calatafimi, 219 Palermo
091 6116806-7
museo.arche.pa@regione.sicilia.it
URP: Giovanna Scardina; urpmuseopa@regione.sicilia.it; Donatella Alosi; donatella.alosi@regione.sicilia.it

mercoledì 17 ottobre 2012

Il MAXXI approva un bilancio in leggero attivo con l’ingresso di nuovi sponsor e la presentazione di 3 grandi mostre: Le Courbusier, Kentridge e Koons.




Cinque mesi di commissariamento (a partire dal 9 maggio scorso) affidato ad Antonia Pasqua Recchia. Il risultato è l'approvazione del bilancio 2012 del Maxxi, con l'ingresso di nuovi sponsor. Si tratta di Autogrill, Camera di Commercio di Roma, Cassina, Fendi e Terna, a cui si aggiunge la conferma del sostegno al Maxxi con nuovi contributi significativi da parte di Alcantara, Japan Tabacco International, Invitalia e Il Gioco del Lotto, con un ulteriore impegno del Mibac negli ultimi giorni. 

IL RILANCIO PASSA PER LE CORBUSIER, KENTRIDGE E KOONS - Per l'autunno sono in programma tre grandi mostre: L’Italia di Le Corbusier (18 0ttobre 2012 – 17 febbraio 2013); William Kentridge. Vertical Thinking (17 novembre 2012 – 3 marzo 2013) e, a dicembre, le gigantesche sculture di Jeff Koons animeranno la piazza e le sale del museo. Ecco quindi i risultati di cinque mesi di commissariamento. “In questi mesi l’attività del Maxxi non si è mai fermata – ha detto il Commissario Straordinario Antonia Pasqua Recchia - La crisi del bilancio e della governance che ha portato il Maxxi a perdere visitatori è stata per me uno stimolo per rafforzare e arricchire l’offerta culturale con grandi nuovi eventi e con le molteplici iniziative di ricerca ed educative. I punti di forza sono stati le idee e le straordinarie professionalità presenti nel Maxxi. Queste credenziali mi hanno permesso di raccogliere il necessario sostegno economico dei nuovi sponsor e di alcuni sponsor precedenti che hanno aumentato il loro contributo". 

GHIRRI E L'ARCHITETTURA ENERGETICA - 15 mostre per due musei in sei mesi (da maggio a dicembre 2012). A parlare sono anche i numeri del programma culturale del Maxxi Architettura e del Maxxi Arte, che è stato significativamente incrementato. "Non sarà da meno il 2013 - spiega Recchia - che vedrà tra le principali mostre del Maxxi Architettura Energetic Architecture in collaborazione con Eni, che affronta il tema dell’energia e il suo impatto architettonico, e un percorso inedito tra i lavori del grande fotografo Luigi Ghirri, mentre il museo di Arte presenterà tra le altre iniziative un omaggio ad Alighiero Boetti e una personale di Francesco Vezzoli".

I NUMERI - 2.373.288 di Euro di sponsorizzazioni e contributi di terzi nel 2012; circa 80mila visitatori da maggio al 10 ottobre 2012 e altrettanti nella piazza del Maxxi; 13mila in occasione dell’Ottava Giornata del Contemporaneo e della Notte dei Musei; oltre 6 milioni di visualizzazioni al sito www.fondazionemaxxi.it, di cui oltre 800mila da maggio a ottobre; 52.097 utenti della Maxxi Community, di cui oltre 9mila negli ultimi 5 mesi (Facebook, Twitter, Flickr, You Tube, Instagram, Linkedin); circa 8mila Maxxi App scaricate di cui 3mila da maggio. 100mila documenti (fotografie d’autore, pubblicazioni, disegni, progetti, corrispondenze, ecc) e 8mila libri donati al Maxxi B.A.S.E. dall’Associazione Incontri Internazionali d’Arte. Oltre 2500 acquisizioni tra modelli, documenti, fotografie, progetti per le collezioni del Maxxi Architettura (Alessandro Anselmi, Mario Fiorentino, Maurizio Sacripanti, Studio Labirinto, Studio Purini Thermes, Paolo Soleri, Gruppo Superstudio, Massimiliano e Doriana Fuksas, Alberto Campo Baeza, Francesco Venezia, IaN+, Elisabetta Terragni Architetti, 5+1AA e i fotografi Franco Fontana e Andrea Jemolo); 9 opere tra comodati e donazioni per la collezione del Maxxi Arte (con i lavori di Olafur Eliasson, Tomas Saraceno Andrea Sala Alighiero Boetti Elisabetta Benassi Lucy + Jorge Orta Doris Salcedo Remo Salvadori e Grazia Toderi); oltre 20 collaborazioni nazionali e internazionali e accordi istituzionali con prestigiosi musei come il MoMA di NY e la Fondation Le Corbusier di Parigi e con enti pubblici quali Miur, Regione Calabria per il progetto VIVA Performance Lab, Regione Basilicata, Comune di Roma, IUAV, Fondazione Cinema per Roma per la rassegna CineMAXXI. 1700 utenti della Biblioteca del Maxxi B.A.S.E e oltre 100 incontri ed eventi culturali organizzati; 1800 abbonati al MAXXI (con la card MyMAXXI); 45 laboratori del Dipartimento Educazione con circa 1200 partecipanti da maggio a ottobre e, nello stesso periodo, 25 eventi promossi da altri soggetti pubblici e privati con oltre 10mila partecipanti".

A Siracusa la Medaglia d’oro 2012 per l’architettura italiana.




Ieri 16 ottobre è stata conferita a Vincenzo Latina la Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2012 per l’opera di realizzazione del Padiglione di accesso agli scavi dell’Artemision di Siracusa.
Il prestigioso premio, assegnato dalla Triennale di Milano in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il MADE Expo, è il riconoscimento del valore di “intervento su resti di edifici antichi per rigenerarli, così da restituire vita a una memoria che sarebbe destinata a finire” come si legge nella nota di accompagnamento. “Nella scelta di questo progetto si vuole testimoniare la grande capacità dell’architettura italiana di intervenire usando le risorse a disposizione nonostante le difficoltà del contesto. Il progetto racconta una storia: è la storia italiana. E’ in questo modo che l’architettura moderna e contemporanea intervenendo nella storia ne diviene parte”.
E’ questo un giorno di celebrazione per la progettualità architettonica italiana che sembra non subire affatto crisi espressive e anzi vivere un momento di grande vitalità diffusa a livello regionale, e non solo centrale. I numerosi progetti che hanno concorso al premio dimostrano, ha ricordato Ennio Brion – Presidente della giuria della Medaglia d’Oro 2012 – la qualità dei numerosi interpreti espressione delle diverse scuole presenti sul territorio.
In occasione della IV edizione del premio all’architettura italiana (in verità una tradizione di più lungo corso, ma recuperata dall’istituzione milanese 12 anni fa) si ribadisce da più parti l’intenzione di voler ridare centralità all’architettura presso la Triennale: ne è una prova la mostra inaugurata qualche giorno fa sulle infrastrutture del Novecento e la dichiarazione odierna di voler riprendere l’idea di una grande esposizione nel 2016, a Expo concluso.
Salgono sul palco a ritirare i premi Medaglia d’Oro alla Carriera due mostri sacri della progettualità made in Italy, Gae Aultenti e Vittorio Gregotti, colleghi e amici da oltre 60 anni appartenenti a quella generazione di incertezze e interrogazioni che ha lasciato il segno nel disegno architettonico del nostro Paese, e Maria Giuseppina Grasso Cannizzo.
E’ stato inoltre assegnato il Premio Speciale all’Opera Prima a Estudio Barozzi Veiga per l’Ampliamento della Sede del Consiglio Regolatore della D.O.C. a Burgos in Spagna. Il Premio alla Committenza pubblica al Comune di Venezia per l’opera Law Court Venice di C+S Associati: Carlo Cappai, Maria Alessandra Segantini e per la Committenza privata a Pratic F.lli Orioli per la sede direzionale e produttiva a Fagagna in provicnai di Udine, opera di GEZA – Gri Zucchi Architetti Associati. Il Premio Speciale – Legno per l’Architettura è stato riconosciuto a Abdarchitetti Botticini-De Apollonia per le Residenze sperimentali a Selvino, Bergamo.

martedì 16 ottobre 2012

Furto milionario al museo Kunsthal di Rotterdam: rubate 7 importanti opere. In corso le indagini.



Quadri di valore "considerevole" sono stati rubati durante la notte a Rotterdam, al museo Kunsthal, che ospita un'esposizione temporanea di opere della fondazione Triton tra cui opere di Van Gogh, Dalì, Duchamp, Mondrian e Matisse. Lo ha reso noto la polizia olandese. 
Al momento la scientifica è sul posto e l'indagine è in corso. Restano infatti da chiarire le modalità e l'ora in cui i ladri siano potuti entrare, e identificare i colpevoli. Le opere rubate facevano parte della mostra temporanea sulle avanguardie, inaugurata il 7 ottobre per celebrare i 20 anni della Kunsthal. L'istituzione culturale olandese, tra le piu' note del paese, non ha collezioni proprie ma ospita simultaneamente diverse esposizioni temporanee di arte, fotografia e design, su un'area espositiva di 3.300 metri quadri. 
Di seguito le 7 opere rubate dal museo Kunsthaus di Rotterdam, in Olanda. Il furto è avvenuto intorno alle 3 di notte; la polizia sta analizzando i filmati delle telecamere di sicurezza e ha invitato ogni testimone a farsi avanti. 

- 'Tête d'Arlequin', Pablo Picasso, 1971.
- Due opere di Claude Monet: 'Waterloo Bridge, London' del 1901 e 'Charing Cross Bridge, London' del 1919.
- 'Ragazza che legge in bianco e giallo', Henri Matisse, 1919. 
- 'Donna davanti a una finestra aperta', Paul Gaugin, 1898. 
- 'Autoritratto' di Meyer de Haan, 1890. 
- 'Donna con gli occhi chiusi', Lucian Freud, 2002. 

Il museo ha annunciato che oggi resterà chiuso, visto che le indagini della polizia sono in corso. Il direttore Emily Ansenk si trovava a Istanbul per lavoro ma ha annunciato che rientrerà oggi stesso. I quadri appartengono alla collezione della fondazione privata Triton Foundation, che era in mostra al completo per la prima volta in occasione del 20esimo anniversario della fondazione del Kunsthal. La collezione della Triton comprende opere di oltre 150 artisti famosi raccolte dal miliardario Willem Cordia e dalla moglie Marijke Cordia-Van der Laan. Tra gli altri capolavori in mostra c'erano quadri di Paul Cezanne, Marc Chagall, Salvador Dali, Edgar Degas e Andy Warhol.

Fonte: Rai

Arriva Sky Arte Hd, in onda il patrimonio culturale italiano.



Si è aperto il cantiere di SKY ARTE HD, il primo canale italiano interamente dedicato all'arte e che si accenderà dal 1° novembre nelle posizioni 130 e 400 di Sky. Infatti, in vista del lancio del palinsesto definitivo, il canale propone le clip realizzate da sette diversi filmakers, che ritrarranno gli artisti impegnati nelle fasi di ideazione, progettazione e realizzazione di un loro progetto, il pubblico potrà in questo modo scoprire come il talento possa trasformare tele bianche, impasti di ceramica, polveri colorate e pezzi di ferro, in opere d'arte. Gli artisti protagonisti sono: Velasco Vitali (pittore e scultore), Duilio Forte (designer), Luigi Belli (ceramista), Daniela Cavallo (fotografa, digital artist e body painter), Valentino Menghi (riciclartista e shadow maker), Nemo's (street artist) e Cesare Inzerillo (light performer). Una marcia di "avvicinamento" artistica che si concluderà con la nascita di Sky Arte HD, il primo canale italiano che cercherà di diventare una vetrina sull'immenso patrimonio artistico e culturale italiano. Il nuovo canale racconterà le migliori espressioni artistiche in tutti gli ambiti: dalla letteratura alla fotografia, passando per i festival, la musica, le arti digitali, la grafica, il design e naturalmente la pittura e la scultura, dando grande visibilità alle straordinarie risorse culturali del Paese e ai suoi nuovi talenti.



lunedì 15 ottobre 2012

Arte partecipata: mega poster sui muri di Palermo e di altre sei città italiane a sostegno della cittadinanza agli immigrati.




Sono nati in Italia, cresciuti nelle nostre città, hanno frequentato scuole italiane e parlano i dialetti locali. Ma per lo Stato non sono cittadini. La più grande ingiustizia verso i figli degli stranieri immigrati nel nostro paese si consuma nella negazione di un diritto fondamentale della persona: quello all’identità. Anche a Palermo arriva “InsideOut/L’Italia sono anch’io”, un grande progetto di arte partecipata per chiedere il diritto alla cittadinanza dei minori nati in Italia da genitori stranieri e rilanciare il dibattito sul principio dello ius soli.
Ideato dall’artista di strada JR, vincitore nel 2011 del prestigioso Ted Prize, il progetto “InsideOut” ha già fatto la sua apparizione – collegato a diversi temi d’interesse collettivo  - in Francia, Brasile, Africa, Palestina, Israele, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Dal 20 ottobre le pareti degli edifici di sette città italiane, fra cui Palermo, saranno tappezzate da oltre duecento mega ritratti fotografici che racconteranno storie individuali per puntare l’attenzione su un problema di rilevanza sociale, attraverso la trasformazione dello spazio urbano in galleria a cielo aperto.
“InsideOut/L’Italia sono anch’io”, coordinato dall’agenzia milanese ABCM, ha visto la partecipazione di migliaia di cittadini-fotografi nelle città che hanno aderito all’iniziativa.
Il progetto è semplice: seguendo lo stile del “fotograffitaro” JR, ai volontari è stato chiesto di ritrarre o farsi ritrarre in fotografia per supportare la campagna per il diritto di cittadinanza. Tutti sono stati invitati a partecipare: italiani e stranieri, di prima, seconda o terza generazione. A Palermo è stato fondamentale il ruolo del centro salesiano Santa Chiara, nel cuore di Ballarò, che ha ospitato gli organizzatori di InsideOut permettendo loro di raccogliere splendidi ritratti dei “nuovi” italiani.
I volti provenienti da ciascuna città sono stati inviati a New York, presso lo studio dell’artista che si occuperà ora della post-produzione delle immagini. Il risultato sarà visibile a tutti fra poco meno di un mese: fotografie in bianco e nero di grande formato e grande impatto visivo trasformeranno le fredde pareti metropolitane in opere d’arte.
Saranno gli stessi protagonisti delle immagini ad affiggere i mega poster, fra loro anche il sindaco Leoluca Orlando e gli assessori del comune di Palermo, che si sono lasciati ritrarre facendosi promotori del progetto insieme a cittadini di ogni età, provenienza e nazionalità.

Fonte: SiciliaInformazioni.com


sabato 13 ottobre 2012

L’opera di un artista vivente più cara al mondo.


Mega record da Sotheby’s London per un artista contemporaneo. La grande e magnifica tela intitolata “Abstraktes Bild (804-4)”, dipinta dall’artista tedesco Gerhard Richter nel 1994 e stimata tra 9 e 12 milioni di sterline è stata aggiudicata – dopo una lunga gara di circa otto minuti – per 19 milioni. Il che significa, diritti compresi, che il nuovo acquirente dovrà staccare un assegno di 21.321.250 sterline. Il precedente record di Richter era di 13,5 milioni di sterline. L’opera faceva parte della collezione di Eric Clapton. Comprata nel 2001, dopo 11 anni ha moltiplicato per trenta il proprio valore.

venerdì 12 ottobre 2012

Guttuso in mostra al Vittoriano di Roma.




Testimone del tempo collettivo, sociale e politico, pittore con l'urgenza prorompente di esprimere il proprio racconto di immagini, Renato Guttuso si conferma grande maestro del '900 nell'antologica allestita al Vittoriano per celebrare i cento anni della nascita.
Intitolata 'Guttuso 1912-2012', l'importante rassegna allestisce un centinaio di opere provenienti dalle maggiori collezioni pubbliche e private. Dipinti, disegni, tele monumentali, tra cui 'La Vucciria', 'Il funerale di Togliatti, 'La spiaggia', 'La crocifissione' che ricostruiscono l'intero arco creativo del maestro siciliano.
Attraverso le sue visioni del Colosseo, dei Tetti di Via Leonina, delle misteriose presenze nei giardini pensili romani, che emergono nella Visita della sera, si può riscoprire la Roma vibrante dell'artista, caparbio fautore del figurativo in anni di fervente dibattito e sempre immerso nell'impegno civile.
Inoltre, la mostra approfondisce i rapporti intessuti da Guttuso con altri artisti e letterati, tra cui Moravia, Moore, Manzù, Pasolini, Neruda, Visconti. Guttuso stabilì nella capitale il centro nodale delle sue relazioni e la dipinse, rappresentandone l'aspetto più intenso e profondo, sociale, politico, religioso.



Quarant'anni di amore. Maurizio Cattelan dona il suo L.O.V.E. a Milano.




E adesso tutti potranno polemizzare a piacimento, ma L.O.V.E., il controverso dito medio di marmo bianco che capeggia ormai da due anni in piazza Affari a Milano, resterà in permanenza per i prossimi quarant'anni. Segnando, inesorabilmente, la storia della città, delle giovani generazioni e di quelle future. Nello scorso giugno la giunta del capoluogo lombardo aveva accettato la "donazione modale" dell’opera: Cattelan avrebbe dovuto firmare il passaggio di proprietà che attestasse l'atto di donazione al Comune e l'opera sarebbe rimasta in permanenza. Detto, e quasi fatto. Negli scorsi giorni l'artista ha firmato l'atto e da venerdì la scultura sarà a tutti gli effetti patrimonio milanese.
E per l'occasione vi sarà un secondo "opening": il dito di 11 metri sarà "festeggiato" venerdì 12 ottobre, dalle 20 a mezzanotte, con l'Assessore Boeri e lo stesso Cattelan che saranno in piazza in una serata di liscio e ballerini, sponsorizzata da Disaronno. Ora forse moltissimi alzeranno il dito medio, anche nel Palazzo della Borsa, ma così va la vita: quando c'è l'amore, c'è tutto!


Fonte: Exibart

Gli "Amanti" di Picasso venduto per 8,5 milioni a Frieze.




La crisi non abita a Londra. E di certo non colpisce i facoltosi amanti dell'arte che all'apertura di Frieze Art Fair, la celebre fiera che si tiene ogni anno nella capitale inglese (quest'anno dall'11 al 14 ottobre), si sono dati battaglia per aggiudicarsi gli "Amanti" di Picasso. L'opera è stata tra le prime battute ieri quando la manifestazione ha ospitato i collezionisti più importanti, come Dasha Zhukova, la compagna del magnate russo Roman Abramovich. Ad aggiudicarsi il dipinto realizzato nel 1970 dal pittore andaluso (Homme et femme au bouquet, il titolo originale) è stato un anonimo collezionista americano che si è spinto più in là delle stime della casa d'aste Sotheby's secondo cui il valore dell'opera si aggira tra i 6 e gli 8 milioni di dollari. Una cifra notevole, ma che riflette la situazione corrente di Londra dove - secondo una stima di Bloomberg - tra fiere, gallerie e case d'asta la domanda d'arte arriva a 1,5 miliardi di dollari all'anno.

Fonte: Repubblica

giovedì 11 ottobre 2012

La Valle d’Aosta svela una nuova realtà museale.




Sabato 27 ottobre apre al pubblico Il Castello Gamba in Valle d'Aosta, uno dei tre monumenti architettonici presenti nel territorio del Comune di Châtillon che, grazie ad un complesso lavoro di restauro durato tre anni e curato dall'Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta, "si contestualizza - spiega l'Assessore Laurent Viérin - nell’ambito di un sistema più ampio, costituito dai castelli, dalle dimore storiche e dagli altri siti monumentali presenti sul territorio valdostano".
Il Castello, costruito tra il 1901 e il 1903 dal barone Carlo Maurizio Gamba, ospita la collezione di arte moderna e contemporanea regionale con oltre 1.500 opere.
13 sale, distribuite sui due piani dell’edificio, ospitano una selezione, curata da Rosanna Maggio Serra, di 150 opere tra dipinti, sculture, installazioni, raccolte grafiche e fotografiche, che vanno dall’Ottocento ad oggi.
Dei grandi maestri del ‘900 sculture di Martini, Mastroianni, Manzù, Arnaldo e Giò Pomodoro; dipinti di Casorati, De Pisis, Carrà, Guttuso, sino ad esponenti della ricerca contemporanea come Schifano, Baruchello, Rama, Mainolfi.
Non mancano opere dei vari movimenti che hanno animato la scena artistica italiana negli ultimi 25 anni.

mercoledì 10 ottobre 2012

Picasso torna a Milano, oltre 250 opere a Palazzo Reale.




Pablo Picasso torna a Milano. Oltre 250 opere dell'artista spagnolo saranno esposte a Palazzo Reale in una mostra antologica intitolata 'Picasso. Capolavori dal Museo Nazionale Picasso di Parigi' e promossa dall'assessorato alla Cultura del Comune di Milano e prodotta da Palazzo Reale insieme a 24 Ore Cultura - Gruppo 24 Ore, in collaborazione con il Muse'e National Picasso. "Milano -ha detto l'assessore comunale alla Cultura, Stefano Boeri- accoglie per la terza volta l'opera geniale e fondativa di Pablo Picasso, dopo le grande mostre del 1953 e del 2001. Due esposizioni che coincisero con periodi topici sia nella cronaca politica internazionale, che nella vita quotidiana di Milano. E lasciarono il segno. Non sappiamo ancora se l'appuntamento con Picasso sara' nuovamente, per Milano, un appuntamento con la storia". Tra dipinti, sculture, fotografie, disegni, libri illustrati e stampe, la mostra, curata da Anne Baldassari, presidente del Muse'e National Picasso di Parigi, rappresenta un excursus cronologico sulla produzione di Picasso, mettendo a confronto le tecniche e i mezzi espressivi con i quali l'autore si e' cimentato nella sua carriera.



"Ricordati di salvare l'Italia" con il Fai per i beni culturali.




"E' il momento di prendersi delle responsabilita'. Ognuno di noi deve rendersi capace di occuparsi di quello che ha intorno". Ad affermarlo con l'Adnkronos e' Pierfrancesco Favino, testimonial della campagna di raccolta fondi promossa dal Fai, "Ricordati di salvare l'Italia", prevista dall'8 al 28 ottobre chiamando un sms al 45503.
"La cultura del nostro Paese e' importante - continua Favino - dobbiamo essere capaci di valorizzarla e gestirla. Non e' solo la nostra cultura ma anche la nostra storia, un sms puo' essere un aiuto". I fondi che arriveranno attraverso gli sms saranno finalizzati al recupero ambientalistico di Punta Mesco, promontorio naturalistico tra Levanto e Monterosso in Liguria; il recupero storico/artistico dell'Abbazia romanica di Santa Maria di Cerrate, a pochi chilometri da Lecce e la ricostruzione del Municipio di Finale Emilia, gravemente danneggiato dal terremoto.
Lo scorso anno il Fai ha raccolto 700.000 euro. "Il Fai - spiega la presidente Ilaria Borletti Buitoni - e' la voce per tutti quegli italiani che pensano che attraverso il patrimonio artistico si possa ricominciare, ripartire e allora si potra' guardare al futuro con una certezza in piu'".

Fonte: Adnkronos