Testimone del tempo collettivo, sociale e politico, pittore con
l'urgenza prorompente di esprimere il proprio racconto di immagini, Renato
Guttuso si conferma grande maestro del '900 nell'antologica allestita al
Vittoriano per celebrare i cento anni della nascita.
Intitolata 'Guttuso 1912-2012', l'importante rassegna allestisce un
centinaio di opere provenienti dalle maggiori collezioni pubbliche e private.
Dipinti, disegni, tele monumentali, tra cui 'La Vucciria', 'Il funerale di
Togliatti, 'La spiaggia', 'La crocifissione' che ricostruiscono l'intero arco
creativo del maestro siciliano.
Attraverso le sue visioni del Colosseo, dei Tetti di Via Leonina,
delle misteriose presenze nei giardini pensili romani, che emergono nella Visita
della sera, si può riscoprire la Roma vibrante dell'artista, caparbio fautore
del figurativo in anni di fervente dibattito e sempre immerso nell'impegno
civile.
Inoltre, la mostra approfondisce i rapporti intessuti da Guttuso con altri artisti e letterati, tra cui Moravia, Moore, Manzù, Pasolini, Neruda, Visconti. Guttuso stabilì nella capitale il centro nodale delle sue relazioni e la dipinse, rappresentandone l'aspetto più intenso e profondo, sociale, politico, religioso.
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