giovedì 30 gennaio 2014

Opera d'arte abusiva a Roma, sindaco siciliano offre "ospitalità"



"Roma lo sfratta? Ventimiglia di Sicilia lo accoglie a braccia aperte". Antonio Rini, sindaco di Ventimiglia di Sicilia, offre ospitalità, con una provocazione, alla scultura "Place de la Concorde" che dallo scorso 25 novembre occupa abusivamente un'aiuola di Roma, di fronte al Circo Massimo.

L'opera, un cubo in acciaio di 3 metri per tre, dal peso di due tonnellate, è stata realizzata da Francesco Visalli ed istallata senza alcuna autorizzazione in uno dei siti archeologici più importanti e visitati al mondo. La scultura, che richiama con forza il grande artista olandese Mondrian e il suo minimalismo geometrico, è passata inosservata agli occhi dei romani e a quelli del sindaco Ignazio Marino. Lo stesso non può dirsi del primo cittadino di Ventimiglia.

"Sposo in pieno la protesta 'dissacratoria' di un artista contemporaneo quale è Visalli - ha detto Antonio Rini -. Se l'arte e la cultura non suscitano più l'interesse delle istituzioni capitoline, e non trovano addirittura uno spazio per esprimersi, allora è giusto trovarne uno. Sono pronto ad offrirlo qui a Ventimiglia, e stavolta non abusivamente, ma dando tutte le autorizzazioni del caso. Qui l'arte esiste - ha concluso Rini - e non è ad insaputa del sindaco".


Fonte: Il Mondo

mercoledì 29 gennaio 2014

Spagna più competitiva nell’arte: riduce l’Iva sugli scambi dal 21 al 10%



La Spagna nel 2012, nel tentativo disperato di frenare il deficit pubblico, alzò l’aliquota Iva dal 18 al 21%. Adesso, dopo sei lunghi mesi di confronti, il Governo spagnolo abbassa al 10% l’Iva sulle vendite di opere d’arte.
Il Primo ministro Mariano Rajoy ha dichiarato che la riduzione dell’aliquota renderà il mercato spagnolo competitivo con gli altri Paesi europei, limitando il rischio di delocalizzazione delle vendite di opere d’arte. Questo è solo un primo passo. Infatti, il Governo spagnolo sta lavorando a una riforma fiscale che riduca anche le aliquote di altre attività culturali, per la promozione e la difesa della cultura in Spagna.

venerdì 24 gennaio 2014

4 progetti siciliani in concorso al premio "cheFare". In palio ben 100.000 euro



“cheFare” è uno strumento di ricerca sui nuovi modi di fare cultura oggi in Italia.
È uno spazio che permette ad associazioni e imprese profit e non profit di sviluppare il proprio fare, dando vita a collaborazioni diffuse e attivando network territoriali.
“cheFare” è una piattaforma che premia l’impatto sociale, segnalando e raccontando i progetti culturali ad alto grado di innovazione.
40 sono i progetti selezionati. Gli 8 più votati dal pubblico approderanno in finale. I “magnifici 8” verranno successivamente valutati da una giuria che decreterà il vincitore conferendogli un premio di 100.000 euro.
Ben 4 i progetti siciliani in concorso:

SEM SPAZI ESPRESSIVI MONUMENTALI [Scicli, RG]
Modello di sviluppo sostenibile e promozione territoriale basato sulla fruizione e gestione integrata di spazi monumentali a Scicli.

FARM REGENERATION [Favara, AG]
Piattaforma per la riqualificazione di spazi attraverso processi di arte partecipata e coinvolgimento diretto dei cittadini.

PERIFERICA [Mazara del Vallo, TP]
Festival nomade di rigenerazione urbana di Mazara del Vallo per convertire spazi vuoti in centri polifunzionali e restituirli alla città.

SALINA DOC FEST [Salina, ME]
Piattaforma e videoteca del documentario narrativo con supporto alla produzione e distribuzione.

La nuova moda è l'Art Speed Date



Prendi una capolavoro dell'arte, per esempio la Sacra Famiglia di Raffaello. Prendi il direttore di un museo che te la racconta in quindici minuti, riunisci un pubblico al quale al termine della spiegazione offri un aperitivo. Ecco realizzato l'Art Speed Date, la nuova tendenza per fruire i capolavori dell'arte inaugurata a Torino a Palazzo Madama con grandi risultati di pubblico (quindici mila persone in venti giorni). Opere di Picasso, Canova e Fontana saranno al centro dei prossimi appuntamenti, come spiega a "Si può fare" Patrizia Asproni, presidente della Fondazione Torino Musei.


Fonte: radio24.ilsole24ore