martedì 29 ottobre 2013
L'Arte Aiuta l'Arte: scegli online l'opera da salvare
Il progetto “L’Arte Aiuta l’Arte” intende coinvolgere i fruitori dei Beni Culturali e in generale tutti i cittadini, a una partecipazione democratica nella scelta di un’opera d’arte da restaurare. Così, si potrà scegliere, mediante votazione online, tra una rosa di opere d’arte conservate a Firenze, Napoli, Roma e Venezia, tutte bisognose di un restauro.
Tutto ciò sarà possibile grazie ai proventi dei biglietti dell’iniziativa “Una notte al Museo”, che prevede fino a dicembre 2013, aperture straordinarie notturne dalle ore 20 alle 24 dei luoghi d’eccellenza del patrimonio statale italiano, l’ultimo sabato del mese.
Al termine della consultazione verrà stilata una graduatoria e resa pubblica l’opera più votata ai fini del restauro. Successivamente, la Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale provvederà ad assegnare i fondi destinati al restauro dell’opera scelta dagli utenti.
La consultazione si svolge esclusivamente in modalità telematica. Per partecipare basta cliccare sul link per accedere alla pagina ufficiale del MiBACT.
venerdì 18 ottobre 2013
Arte e cultura ingredienti per lo sviluppo dell'Italia. Dal Pil al Pic, prodotto interno culturale
Cultura ed economia, pubblico e privato debbono collaborare di più per lo sviluppo del Paese. E' la tesi emersa dalla presentazione all'Auditorium della Conciliazione di Roma del volume "Arte e Finanza" del professor Emmanuele Emanuele, presidente della Fondazione Roma.
L'autore del libro afferma: "L'arte vive da secoli di interventi economici che hanno consentito ai grandi mecenati di costruire il nostro immenso patrimonio culturale. La strada maestra è questa: consentire ai privati di avere un ruolo sempre più decisionale nella gestione dei beni culturali. Bisogna far capire alla politica che lo sviluppo del Paese richiede la valorizzazione delle nostre vere ricchezze, il paesaggio e la bellezza. L'energia pulita del nostro Paese è la cultura. Dobbiamo ragionare in termini diversi: dal Pil, che ci ha ossessionato per anni, dobbiamo passare al Pic, prodotto interno culturale".
Fonte: TMNews
martedì 15 ottobre 2013
Banksy vende arte a Central Park, 60 dollari a pezzo
Un uomo di Chicago potrebbe aver fatto il colpo della vita comprando quattro dipinti di Banksy, l'elusivo artista di strada di Bristol, per 60 dollari l'uno da una bancarella a Central Park. L'uomo, che ha detto di voler "cambiare quel che aveva appeso alle pareti di casa", e' stato una delle tre sole persone che hanno "abboccato" all'amo teso dal miliardario dell'aerosol che dal primo ottobre crea un'opera al giorno per un mese nelle strade di New York.
Una turista della Nuova Zelanda ha acquistato due delle piccole tele per 120 dollari mentre la prima cliente, che si e' impossessata di altri due dipinti per i suoi bambini, ha tirato sul prezzo convincendo l'anziano uomo messo da Banksy dietro la bancarella a dimezzare i prezzi del listino. Incasso totale: poco piu' di 500 dollari per pezzi che, secondo una stima non particolarmente generosa, potrebbero valere centinaia di migliaia di dollari sul mercato dell'arte. Banksy ha filmato le scene con una telecamera nascosta e postato sul suo sito il video delle scene annunciando: "Ieri ho messo su un banchetto nel parco vendendo originali al cento per cento firmati Banksy. Ciascuno per 60 dollari".
Non e' chiaro se i tre acquirenti avessero idea della fortuna che era loro capitata: le opere di Banksy, il piu' famoso artista di graffiti, hanno reso miliardario il loro misterioso autore di cui non si conosce neanche il vero nome. I pezzi offerti includevano una versione di un notissimo Banksy, "Flower Thrower", l'uomo che lancia i fiori, che adorna la copertina del catalogo di Wall and Piece, la sua retrospettiva del 2005, e "Laugh Now". La bancarella e' stata la 13/a installazione di "Better Out Than In", il progetto che ha portato l'artista a New York per un mese. Banksy ha lasciato nuovi lavori sui muri della citta' scatenando una caccia al tesoro tra i fan.
Fonte: Ansa.it
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